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Ciclo di incontri mensili a cura di B. Bordoni
Nell’attualità di un mondo precario e disincantato,in cui l’iperconnessione e il senso di solitudine convivono senza bilanciarsi mai, cosa vuol dire sentirsipresenti?
Mind-wanderers vuole essere una fucina per la costruzione di nuovi immaginari e strumenti che interroghino la soglia fra attenzione e disattenzione, per liberare il presente del suo significato univoco e binario - qui e ora, dentro / fuori - e abbracciare l’equivoco, l’interferenza, la differenza, la pluralità. L’attenzione così non è più solo concentrarsi su una cosa, concludere un compito, ma essere vigili, ricettivə, cogliere nuovi punti di vista; distrarsi non è solo assentarsi, fantasticare: scomparendo, appariamo altrove.
A cadenza mensile, artistə, ricercatrici/tori, attivistə, psicologhə saranno invitate a condurre un laboratorio sul tema della presenza, esplorando il territorio politico dell’esperienza e della differenza. Proposte di ascolto condiviso ed esperienze percettive, ma anche esercizi di immaginazione radicale, fabulazione ed evasione collettiva: pratiche che guidino la consapevolezza e attivino le potenzialità trasformative che lo stare insieme in-beetween può operare sulla realtà, soggettiva e plurale.
26 ottobre / lab.005 CORPE IN RIVOLTA / urgenze, desideri e prassi con Diletta Bellotti
Il quinto incontro si terrà sabato 26 ottobre, dalle 15 alle 19 presso Lavanderia a Vapore (Collegno)
“proprio grazie alle sommosse questo mondo un po’ mi somiglia”
Tramite il dispositivo del work café, la laboratoria darà spazio alla sperimentazione e all’uso dell’immaginazione speculativa come strumento di lotta politica collettiva.
Partendo da un primo plenario in cui lɜ partecipantɜ nominano problemi locali all’interno di strutture di potere globali (es. la chiusura di un centro antiviolenza, l’apertura di uno snodo Amazon), e dopo un’infarinatura di teoria dei movimenti politici (opportunità politiche, strutture di mobilitazione e framing), ci si dividerà in tavoli per immaginare la costruzione di una campagna, tramite social e stampa mainstream, confrontandosi sulla creazione di una grammatica che si condivisa e condivisibile. Si discuterà di possibili alleatɜ e complici, amicɜ e nemicɜ, con la voglia di trasformare in intenzioni collettive i nostri personali desideri di un mondo diverso, migliore.
Diletta Bellotti è una ricercatrice e militante romana specializzata in diritti umani e migrazioni. Dal 2019 ha lanciato la campagna “Pomodori rosso sangue”, per informare, sensibilizzare e mobilitare contro lo sfruttamento della manodopera in agricoltura. Fa parte del collettivo di scrittura ribelle “Fango” e cura la rubrica “Resistenti” sull’Espresso. Nel 2024 ha pubblicato “Pomodori Rossi Sangue” con nottetempo.
Il laboratorio è gratuito e accessibile a tuttə lə corpə, per un massimo di 30 persone. Non è necessaria alcuna esperienza, sono gradite attitudine alla profezia e alla polemica.